L’intervento di mastopessi, o mastoplastica sospensiva, ha lo scopo di riportare la mammella nella posizione iniziale recuperando quella adeguata proiezione che ne caratterizzava l’aspetto in età giovanile.
Tipicamente dopo grandi dimagrimenti o dopo un allattamento al seno, ma anche per il fisiologico processo di invecchiamento, la mammella tende a scendere a causa del peso (per questo seni grandi tendono a rilassarsi maggiormente di seni più piccoli) e ad appoggiarsi sulla cute toracica, qualche volta anche sull’addome svuotandosi nel polo superiore.
Frequentemente ci si rivolge al chirurgo plastico per correggere lo svuotamento del décolleté, stanche di mascherare questo inestetismo con reggiseni imbottiti a tipo push up! Ed allora, per soddisfare il desiderio di poter indossare nuovamente un bel vestito scollato o, magari, poter esibire un bel topless al mare si ricorre al rimedio della chirurgia estetica. Ma le cicatrici si vedranno? Il mio seno sarà morbido e naturale? Questi sono i dubbi amletici di tutte le donne…Oggi è possibile ricorrere a delle tecniche nuove cosiddette “short scar”, cioè con “cicatrici corte” periareolari eventualmente prolungate sulla verticale (a seconda della quantità di cute da togliere), ma poco visibili! Talora è possibile rimodellare il seno senza utilizzare le protesi; nel caso in cui lo svuotamento sia eccessivo e il volume residuo della mammella nativa sia troppo scarso allora ricorreremo agli impianti.
Grazie all’introduzione recente nel mercato di protesi di silicone di nuova generazione cosiddette a “gel di silicone ergonomico“, morbide di forma tonda, ma con la naturale proiezione di quelle a goccia o anatomiche – senza il rischio di rotazione di queste ultime però – a seconda della conformazione della paziente e delle sue aspettative di volume e forma finali, è possibile personalizzare il programma rimodellante permettendo di raggiungere risultati stabili, naturali e permanenti.
Anche dopo questo intervento è molto importante, al fine di garantire una stabilità di risultato, indossare il più possibile il reggiseno, specie durante l’attività sportiva, in modo da limitare le sollecitazioni gravitazionali del peso delle mammelle e delle protesi sulla cute che potrebbero comportare una precoce recidiva dell’inestetismo.
È chiaro che la mammella davanti alla protesi continuerà il suo processo di invecchiamento che nel tempo comporterà un cambiamento della forma del seno e del risultato inizialmente ottenuto, ma, certamente, questo accadrà maggiormente e più rapidamente se non si tratterà con il giusto “rispetto” il proprio seno!
SCEB ha deciso per la massima trasparenza di agevolare i propri pazienti traducendo la garanzia degli impianti protesici Motiva.
– rimanere digiuni da almeno 6 ore
– non fumare
– eseguire adeguata pulizia della cute (bagno caldo la sera prima)
– indossare una tuta comoda il giorno dell’intervento
– prima medicazione delle ferite dopo 3 giorni (prima non ha senso)
– indossare sempre (anche la notte) il reggiseno apposito che vi verrà fornito, non allentando mai la fascia integrata (le protesi potrebbero spostarsi)
– assumere la terapia medica prescritta alla dimissione
– evitare di fare sforzi o movimenti con le braccia che, sollecitando i muscoli pettorali, potrebbero compromettere la stabilirà degli impianti e quindi pregiudicare la forma finale del seno
– in caso di aumenti progressivi e significativi del volume di uno dei due seni associati a dolore e senso di tensione avvertire subito il chirurgo
– un minimo di alterazione nel postoperatorio (37.2-37.5 °C) è la norma
Come tutti gli altri interventi noi eseguiamo questo intervento in anestesia locale + sedazione, cioè senza ricorrere ad intubazione.
I vantaggi di questa tipologia di anestesia sono notevoli sia in termini di miglior controllo del dolore peri e postoperatorio, sia in termini di recupero.
Si è dimessi nello stesso giorno o si può decidere di rimanere in clinica una notte non tanto per necessità di osservazione clinica (trascorse le prime 3-4 ore di osservazione dal termine dell’intervento si possono scongiurare il 98-99 % dei rischi emorragici), ma per esigenze organizzative personali.
Personalmente non metto quasi mai drenaggi e i punti di sutura sono riassorbibili quindi non dovranno essere rimossi.
La prima visita di controllo verrà eseguita dopo 3 giorni, le successive a 7-10-30 giorni quindi a 3-6-12 mesi.
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Il team di SCEB ti assisterà con il massimo della professionalità.